La cocaina
La Cocaina è una droga stupefacente di tipo naturale, estratta cioè dalla pianta di etroxilum coca, che cresce principalmente in Sud America, nel Perù, la Bolivia e la Colombia. La cocaina può essere inoltre sintetizzata in laboratorio, dalla sostanza che risponde al nome di ecgonina. A livello farmacologico, la cocaina è considerata un anestetico e vasocostrittore. Esistono naturalmente altri livelli su cui si giudica la sostanza, come quelli a livello del sistema nervoso centrale. La cocaina è in grado di rallentare il recupero della dopamina nel terminale presinaptico una volta che essa è stata rilasciata. La sostanza agisce sulle proteine di trasporto, impedendo il riassorbimento interno della dopamina da parte del neurone. Il risultato è quello di una presenza eccessiva delle quantità di dopamina nelle terminazioni sinaptiche.
Gli effetti della cocaina possono risultare devastanti se l’utilizzo che ne viene fatto risulta improprio e costante. La dipendenza da cocaina è infatti una delle più potenti e pericolose. I fatti di cronaca ci mostrano palesemente il numero di morti causati proprio dalla dipendenza da cocaina, che costringe il tossicodipendente a procurarsene dosi sempre maggiori, con intervalli nell’assunzione sempre più frequenti.
la dipendenza da cocaina si manifesta a livello sia fisico che psichico. Essa può provocare stati psicotici, depressione e ansia, paranoia, squilibri emotivi, insonnia, accelerazione del processo arteriosclerotico, infarto, trombosi, dimagrimento, collasso del sistema immunitario, disfunzioni sessuali e impotenza.
I danni neuronali della cocaina
Negli ultimi anni la ricerca scientifica nel campo delle dipendenze ha evidenziato come l’uso prolungato di cocaina generi una serie di danni a livello anatomico e funzionale nella corteccia cerebrale umana.
Tra le zone maggiormente colpite dall’azione della cocaina ci sono le aree prefrontali, che rappresentano la sede delle funzioni cognitive superiori, la capacità di giudicare le alternative e prendere decisioni, la capacità di autocontrollo
delle azioni e di regolazione delle emozioni.
In accordo con questi dati, la ricerca sui roditori ha dimostrato che l’uso cronico di cocaina è in grado di danneggiare in particolare il funzionamento dei neuroni della corteccia prelimbica. Queste alterazioni fanno sì che i topi che ne sono affetti ricerchino in maniera ossessiva e compulsiva la cocaina.